Intervista a Leone Magiera - Quei giorni in America con Pavarotti


Non è stato facile per noi affrontare questa intervista, non lo nascondo.
Non solo perché sapevamo ci saremmo trovati dinnanzi a un personaggio e un' Artista dall' esperienza e dalla carriera così formidabile, ma anche perché l'intervista avrebbe dovuto approfondire quegli aspetti caratteriali di Henghel durante la tournée con Pavarotti nell'89 di cui Magiera è stato direttore d'orchestra.
Leone ci accoglie a casa sua con gentilezza e ci lascia montare cavalletto e cavi per la telecamera. Durante il montaggio mi sentivo impacciata e nella testa mi risuonavano le frasi: "Adesso rompo qualcosa , adesso combino qualche guaio". Ma tutto procede bene e Leone inizia il suo racconto.

"Quando ci siamo conosciuti... io avevo forse 17, 18 anni. Io ho suonato da ballo per un paio di anni nelle balere per mantenere i miei studi classici ... Lui era un asso, un fuori classe e quindi lo accostavo con una certa timidezza. Però lui era affabile e avevamo fatto amicizia..."

Questo è stato solo l'inizio di un lungo racconto e di una serie di aneddoti preziosi che ci aiuteranno ad approfondire la figura di Henghel non solo nel periodo in cui ha suonato nella tournée di Pavarotti dell' 89 negli Stati Uniti, ma anche certi aspetti della persona e certe particolarità nel carattere. Inoltre vorrei riportare un' altra frase tratta da questa intervista sulla capacità musicale di Henghel e del suo clarinetto:

"Aveva una teatralità nel suonare, teneva il clarinetto molto alto e faceva questi suoni così acuti che forse nessuno mai ha preso come lui..."

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LEONE MAGIERA

Direttore d'orchestra, pianista, scopritore di nuovi talenti del canto, Leone Magiera ha accompagnato la carriera musicale di star come Mirella Freni, Ruggero Raimondi, Luciano Pavarotti, Carmela Remigio e, recentissimamente Piero Mazzocchetti.

sito ufficiale: www.leonemagiera.it

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Dal libro "Poteva andare meglio" di Henghel Gualdi:

"Il Maestro Magiera mi guardò e capì che era il momento... proprio da solo avrei dovuto iniziare con il glissato della Rapsodia in blu di Gershwin. Iniziai e piano piano mi sciolsi e proseguii con sempre maggiore sicurezza. Alla fine del pezzo, un gran boato ! Tutto il concerto fu davvero un grande successo."


Parlando di cose "disegnate" vorrei mettere qui di seguito l'interpretazione di "Rapsodia in blu" tratto dal cortometraggio della Disney in Fantasia 2000